
CareCari AmicheAmici
di n_uovo nel n_uovo, un altro anno alle porte; due uova, dono di quel che vorremmo, di quel che potremo, di quel che cerchiamo di fare: imbastire con un po’ più di poesia la storia, la nostra_vostra_loro che ci è data di vivere, nel nostro -di tutti- mondo.
Ci si raccapezza sempre più a fatica in un mondo veramente complesso e difficile, e occorre guardarlo con fiducia ed esserci con coraggio e amore.
Di quanta fiducia siamo capaci? e di quanto coraggio? e di quanto amore?
Connessione_connessioni, ma talvolta si è scarsamente connessi con se stessi. E siamo qui per questo, specificità di G.H., mission a guidarci: tenere sempre vivo il filo di contatto fra sé e mondo, filo guida, il proprio respiro, parola che può sostenerlo.
Al sbalorditivo incremento tecnologico vogliamo_miriamo a creare un’altrettanto sbalorditiva crescita psicologica e di umanità, altrimenti un mondo zoppo è a rischio caduta.
Siamo con VOI: Buon_felice_bellissimo Anno Nuovo
Luciano, Francesca, Vera e Soci di G.H. AP
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Mio caro Luciano,
nel tuo messaggio di augurio per l’anno n-uovo (dunque pieno, gravido di ogni cosa), ogni proposizione ha un così elevato peso specifico e produce così tanti echi interiori e spunti di riflessioni che, come direbbe il Poeta, il solo pensiero di affrontarne anche solo una per dischiudere (non a caso adopero questo verbo) le sue implicazioni mi sento “tremar le vene e i polsi”. Ma quello è d’uopo fare, a quello dobbiamo costringerci. Direbbe il mio buon Pomilio: L’umano oggi non si nega con la scusante che il mondo è fatto di “cose” e la società di masse meccanizzate. Che è un modo, per l’intellettuale, di darsi un alibi per sfuggire alle proprie responsabilità.
Ti abbraccio.
L.
(messaggio pervenutomi da amico via e-mail)