Incontro a Parabita con Maria De Giovanni

7 marzo 2019 ore 18
Sala Carducci – Scuola Elementare

Dialogano con l’Autrice:
Annarita Provenzano e Franca Capoti

Interventi musicali chitarra e voce
Gabrielle De Rosa

Promuove Gestalt House APS
Partenariato e Patrocinio Comune di Parabita
Collaborazione Istituti Scolastici, Realtà Associative e Parrocchiali

Maria De Giovanni, una donna coraggiosa che sa trasformare la sua difficoltà di salute in risorsa, parlandone attraverso i suoi libri, le iniziative associative di Sunrise Italiana Sclerosi Multipla, mediante i social e le opportunità di dialogo con i cittadini nel presentare la sua esperienza e i suoi libri.
A Parabita il 7 marzo presenteremo il suo secondo libro: “Sulle orme della sclerosi multipla – La rinascita”.
Con i suoi libri l’autrice coglie aspetti di percorsi clinici, diagnostici e terapeutici relativi alla sclerosi multipla, per l’esperienza diretta che personalmente vive, e per i vissuti emozionali e relazionali che la stessa determina.

Con queste parole l’autrice si presenta nel suo primo libro: «Pazza della vita, un po’ malconcia, traballante, eppure sempre con grande sorriso stampato sul viso, nonostante tutto. Infatti, spesso mi è stato detto dalla mia famiglia: “la tua follia non è da imputare alla sclerosi multipla, forse ti manca proprio qualche rotella”. lo me la rido.»

Questo l’encomio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto recentemente a Maria De Giovanni: “Sono venuto a conoscenza come Capo dello Stato dell’operato encomiabile della signora De Giovanni che con energia e impegno sociale, si dedica alla divulgazione della propria esperienza esistenziale.  Il contributo appassionato della signora De Giovanni è prezioso perché richiama tutti noi alla riflessione e all’attenzione solidale verso il prossimo. Il mio encomio personale va a questa donna”.

Edoardo Winspeare, nella prefazione al suo libro, coglie in pieno il salto qualitativo che l’autrice realizza con l’esperienza viva e creativa del suo essere nel mondo, pur a fronte della precarietà che l’affligge: «Cara Maria beddha, ‘na cosa ‘cora te l’aggiu dire e i è quishta: aggiu capitu ca tie, puru ‘ntra mille patimenti e difficoltà, si cchiù sana de muti de nui, almenu te capu e de core. Salute cu aggi.»

L’intento che ci guida è che la presenza di Maria De Giovanni rappresenti un’opportunità di cittadinanza attiva mediante un confronto sui problemi della disabilità, per le difficoltà che questa comporta per chi la vive e per chi ne è partecipe nei contesti familiari, e per la possibilità di realizzare al meglio forme di aiuto e di reale integrazione.